WEP meeting, salse indiane e Catullo, ovvero random senzasenso

Cari lettori, immaginate di poter gustare, anche solo per poco, una di quelle strane salse indiane, che lasciano in bocca una piacevole sensazione anche per lungo tempo: piene di sapori, tutti inidentificabili, passano dal dolce al piccante, creando una strana armonia, che risulta pero' straordinaria a chi sa apprezzarla. Cosi' e' stato partecipare al WEP meeting. Certo, bisogna essere capaci di socializzare velocemente, di adattarsi, di muoversi indipendentemente. Non e' necessariamente facile (soprattutto per le persone timide) ma ogni sforzo viene ampiamente ripagato. Ho avuto l'opportunità di incontrare persone diversissime, alcune davvero fuori dal comune. probabilmente non vedrò piu'nessuno dei 300 ragazzi che hanno partecipato . E tuttavia molte persone mi sembrava di conoscerle come si conoscono dei vecchi amici: le esperienze li hanno resi diversi, ma essi hanno conservato, in un angolo remoto del loro cuore, le stesse profonde e amate convinzioni. Grazie a questo meeting ho potuto capire molte cose non solo sull'anno all'estero, ma su ciò che e' importante nella vita: anche se puo' essere terribilmente confortante rifugiarsi nella quotidianità (scuola, compiti, uscite con amici che conosci da una vita, cene con i parenti e piu ' tardi lavoro, matrimonio, figli) dobbiamo avere la forza di seguire i nostri VERI desideri, perché solo così si può avere una vita piena. Le esperienze ci arricchiscono e ci aprono mente e cuore molto piu' di quanto possano fare anni e anni di studio e impegno.
" i soli possono tramontare e risorgere,
Ma noi, quando e' tramontata la nostra breve luce,
Dobbiamo dormire una notte perpetua" Catullo, carme